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==Leonardo Technologies Inc.==
 
==Leonardo Technologies Inc.==
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[[image:LTI.jpg|elemento termoelettrico della LTI con un presunto rendimento del 20%|thumb]]
 
La Leonardo Technologies Inc. (LTI) negli Stati Uniti è un'altra ditta di Rossi con sede a Manchester nello New Hampshire. Questa ditta offre elementi termoelettrici con valori d'efficienza da definire „miracolosi". Gli elementi sfruttano l’effetto Seebeck (vedi anche effetto Peltier) [ttp://it.wikipedia.org/wiki/Effetto_Seebeck],generando energia elettrica in presenza di un gradiente di temperatura. Le tensioni generate sono bassissime (dell'ordine dei millivolt), ma tensioni più elevate possono essere ottenute grazie ad una messa in serie di tali elementi. Però, per diverse ragioni, i rendimenti pratici di tali elementi sono bassi. Si riesce attualmente a ottenere solo 2 o 4 per cento di rendimento. Per questo motivo, tali elementi sono solo in uso nel settore militare o in satelliti, in situazioni dunque dove i costi sono secondari e dove non esiste un'alternativa (es: „batteria al plutonio").Per un uso commerciale ed industriale un rendimento del 15% o più sarebbe indispensabile. Ed è proprio questo che voleva realizzare la LTI di New Hampshire. Rossi aveva inventato un elemento termoelettrico a base di semiconduttori con un rendimento del 20%. Inoltre veniva asserito che la LTI sarebbe in grado di realizzare generatori termoelettrici composti da numerosi tali elementi e con elevate potenze. Rossi parlava di parecchi kW di potenza. Un certo modello di generatore di quel tipo avrebbe dovuto erogare un ampere a una tensione di cento Volt (100 W). Per lo sviluppo dei generatori collaborò anche l'Università dello New Hampshire. Il dipartimento della difesa americana (DoD) era interessato e incaricò la ditta CTC (Johnstown, PA) di valutare i prodotti della LTI. La perizia della CTC venne poi pubblicata dal Dod <ref>http://dodfuelcell.cecer.army.mil/library_items/Thermo(2004).pdf</ref> Nella perizia venne messo in evidenza che la maggior parte degli elementi termoelettrici non era funzionante; di 27 elementi solo 8 funzionavano. Invece di produrre da 800 a 1000 W, il generatore esaminato produceva soltanto un Watt. Altri elementi inviati successivamente erano funzionanti, ma non avevano rendimenti superiori ad altri prodotti sul mercato.
 
La Leonardo Technologies Inc. (LTI) negli Stati Uniti è un'altra ditta di Rossi con sede a Manchester nello New Hampshire. Questa ditta offre elementi termoelettrici con valori d'efficienza da definire „miracolosi". Gli elementi sfruttano l’effetto Seebeck (vedi anche effetto Peltier) [ttp://it.wikipedia.org/wiki/Effetto_Seebeck],generando energia elettrica in presenza di un gradiente di temperatura. Le tensioni generate sono bassissime (dell'ordine dei millivolt), ma tensioni più elevate possono essere ottenute grazie ad una messa in serie di tali elementi. Però, per diverse ragioni, i rendimenti pratici di tali elementi sono bassi. Si riesce attualmente a ottenere solo 2 o 4 per cento di rendimento. Per questo motivo, tali elementi sono solo in uso nel settore militare o in satelliti, in situazioni dunque dove i costi sono secondari e dove non esiste un'alternativa (es: „batteria al plutonio").Per un uso commerciale ed industriale un rendimento del 15% o più sarebbe indispensabile. Ed è proprio questo che voleva realizzare la LTI di New Hampshire. Rossi aveva inventato un elemento termoelettrico a base di semiconduttori con un rendimento del 20%. Inoltre veniva asserito che la LTI sarebbe in grado di realizzare generatori termoelettrici composti da numerosi tali elementi e con elevate potenze. Rossi parlava di parecchi kW di potenza. Un certo modello di generatore di quel tipo avrebbe dovuto erogare un ampere a una tensione di cento Volt (100 W). Per lo sviluppo dei generatori collaborò anche l'Università dello New Hampshire. Il dipartimento della difesa americana (DoD) era interessato e incaricò la ditta CTC (Johnstown, PA) di valutare i prodotti della LTI. La perizia della CTC venne poi pubblicata dal Dod <ref>http://dodfuelcell.cecer.army.mil/library_items/Thermo(2004).pdf</ref> Nella perizia venne messo in evidenza che la maggior parte degli elementi termoelettrici non era funzionante; di 27 elementi solo 8 funzionavano. Invece di produrre da 800 a 1000 W, il generatore esaminato produceva soltanto un Watt. Altri elementi inviati successivamente erano funzionanti, ma non avevano rendimenti superiori ad altri prodotti sul mercato.
  
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