Diskussion:Marco Pfister

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Ciao George, ci ho pensato un po’ s, ma ritengo sia giusto che ti/vi racconti questo episodio; io ho un problema oncologico, per il quale la medicina ufficiale indica come unico praticabile il percorso chemioterapico + chirurgia + ancora chemio radio e cure ormonali, spaventata specialmente dalla chemio, ho preso tempo (a mio rischio secondo i medici trdizionali) per cercare qualche altra possibilità di cura tra le cosidette “medicine non convenzionali” che poi di fatto sono non convezionate. Un’amica mi prestò “Il testamento per una nuova medicina”,di Hamer questo librone di 1300 pagine è molto difficile per i non “addetti ai lavori, ma quel poco che ci ho capito mi è parso interessante, così ho chiamato l’ass. ALBA chiedendo un appuntamento con il Dottor Marco Pfister, la segretaria dell’ass. mi chiese se avevo letto “L’introduzione alla nuova medicina” dicendoni che è indispensabile questa lettura per poter fissare l’appuntamento, io risposi che avevo “Il testamento”… mi disse di lasciare perdere il librone e leggere “l’introduzione alla…” così mi feci spedire il libro (introvabile nelle librerie della mia città) e tra spedizione e lettura passò un’altra settimana, rimandando di iniziare qualsiasi altro tipo di terapia. Ritelefono ad Aulla e la segretaria mi richiede tutti i dati per compilare la scheda preparatoria: nome cognome indirizzo data di nascita ecc… e persino nome e cogmome dei medici che mi avevano in cura??? A questa richiesta esprimo qualche perplessità e mi viene risposto che loro operano nella massima trasparenza, ok finiamo la scheda, poi mi chiede di spedire via fax tutti i referti dei miei esami rinnovo la richiesta di appuntamento con il Dott. Pfister e finalmente lo ottengo ma telefonico (cioè mi viene indicato un ora precisa e un numero di cellulare per parlare con il Dott. Pfister, questa è la prassi, mi dicono, così faccio, All’ora prestabilita chiamo il Dott. Pfister, il quale dopo qualche domanda mi “rassicura” telefonicamente che non morirò di questo tumore, poi mi fissa un appuntamento a distanza di una settimana, saluto cortesemente il Dottore. Continuo però a cercare info su Hamer ed incappo nel vostro forum, dove alle parole della dott. Vera Paola Termoli che lo definisce “l’ex barista svizzero” mi fermo ci penso e mi rendo conto che non c’è mai la parolina Dott. (ne prof. ne docente o altro) che precede il nome di Marco Pfister (modestia??) ci imformiamo direttamente all’associazione e alla domanda se il Dott. Marco Pfister sia un medico la risposta è no il sig. Pfister è un terapeuta (???) ma se lo desidero all’associazione lavorano anche dei medici. Ci tengo a precisare che io rivolgendomi sia alla segretaria sia a lui personalmente ho sempre parlato del Dott. Pfister ed ho faxato i referti dei miei esami clinici perche li vedesseil Dott. P. e nessuno mi ha corretto, sono rimasta piuttosto contrariata, bastava dirlo subito, spiegando magari che il sig. Pfister è un ottimo terapeuta allievo e profondo conoscitore di Hamer ma non è laureato in medicina, sarebbe stato più trasparente, mentre questo comportamento poco corretto, crea sfiducia e diffidenza ed è oltretutto molto controproducente alla causa di Hamer. Devo aggiugiere che nel tempo d’attesa del libro sono andata in visita con un altro medico (questo realmente laureato) qui in regione che pratica Hamer, ed anche in questa occasione sono rimasta molto delusa, questo medico mi ha individuato la DHS assicurato che ero già in fase di soluzione e che non dovevo fare altro che stare tranquilla, bere caffè e coca cola per combattere la fase vagotonica, tornare dopo due mesi con un’ecografia per un controllo tutto questo in mezz’ora?!? Bè io di caffè ne ho sempre bevuto anche troppo e che mi faccia bene è la prima volta che me lo sento dire, in quanto alla coca cola non la bevo perché ammesso che faccia bene a me fa sicuramente molto male a qualcun altro, è provato che aumenta il tasso del piombo ai sindacalisti in Colombia, ma questa è un’altra storia. Ci vuole della presunzione a credere di indiviuare e risolvere il conflitto (DHS) in mezz’ora riuscendo nello stesso tempo a rassicurare e convincere che tutto va bene una persona, che come tutti, ha sempre sentito parlare di tumore come malattia incurabile, alla quale hanno fatto questa diagnosi con tutto il corollario di cure pesantissime mutilazioni e incognite nefaste, oppure saranno il caffè e la cocacola a darmi il sostegno psicologico??? Se traumi conflitti ed ossessioni fossero così facili da risolvere gli strizzacervelli sarebbero a spasso invece ce n’è sempre più bisogno, cerchiamo di non essere superficiali non sempre curare le malttie dell’anima odella psiche è più facile che curare quelle del corpo, a volte può essere più incurabile un conflitto che un tumore, e se Hamer avesse ragione se la causa dei tumori fossero davvero traumi e conflitti, la cura sarebbe diversa si ma non meno impegnativa e difficile. Con questo mio post. non voglio invitare a nozze mister scienza e presunzione alias Ginepro, continuo a pensare che la teoria di Hamer sia molto interessante, anche se non me la sento di fidarmi dei suoi collaboratori di Aulla, ne di questo medico che dice di praticare il suo metodo, forse sono cascata male, ma visto che purtroppo Hamer è al gabbio credo che cambierò strada. Sarebbe sicuramente molto meglio liberare Hamer permettendogli di proseguire nella ricerca e di dimostrare l’esattezza delle sue leggi ferree del cancro, o dimostrandone l’erroneità con altrettante prove scientifiche ed inconfutabili.Scusatemi tutti per avervi rotto le palle con questo interminabile post. non riesco mai ad essere sintetica, in questo momento sono anche molto stressata e questa vicenda con tutti gli sbattimenti inutili i rinvii e le illusioni crollate non mi ha certo fatto bene così mi sono sfogata un po’, anora scusa e ciao a tutti Frida

PS Al tuo amico ginecologo mi permetto di consigliare la lettura del “Testamento per una nuova medicina” -Dottor Ryke Geerd Hamer – Amici di Dirk Editiones de la Nueva Medicina 1300 pag. - € 75,00 Questo librone scritto da Hamer viene definito da lui stesso “la base per una nuova comprensione globale della medicina” il tuo amico, in quanto medico ha sicuramente le competenze per leggerlo e comprenderlo a differenza di noi profani a cui risulta difficile anche il linguaggio tecnico, mi farebbe molto piacere sapere poi cosa ne pensa. Ancora ciao Frida