Precursori della Nuova Medicina

Da Psiram.
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E. Kretschmer

I precursori della Nuova Medicina Germanica secondo Ryke Geerd Hamer.

L'ex-medico tedesco Hamer non fa mai riferimento a lavori precedenti al suo ed ma qualche modo collegati, anche se la letteratura scientifica internazionale elenca numerosi articoli concernenti gli stessi argomenti trattati dalla Nuova Medicina Germanica.

Alcuni suoi libri, scritti nei primi anni dopo l'invenzione della Nuova Medicina, non vengono ristampati e si trovano solo presso antiquari o su e-bay. Nel suo Vermächtnis einer neuen Medizin (Testamento di una Nuova Medicina) si riferisce però a Ernst Kretschmer (1888-1964), uno psichiatra tedesco conosciuto per la sua Körperbaulehre ed i suoi Konstitutionstypen, (ipotesi terapeutica utilizzabile in psicologia o psichiatria, basata sull'anatomia e fisionomia umane). Tali tesi sono state usate per una "diagnosi" dell'omosessualità e nella biologia criminale (anche nel periodo nazista).

Negli anni sessanta von Zerssen invalidò le teorie di Kretschmer con studi scientifici, ed ora tali teorie hanno solo un valore storico. Hamer continua però a considerare l'omosessualità come un fenomeno parabiologico [1] in un adulto affetto dalla cosiddetta Ausreifestörung (un disturbo della crescita-maturità secondo Kretschmer).

Precedenti metodi ed ipotesi in campo medico che ricordano la NMG

ippocrate di Kos
Galeno

Ippocrate di Kos (460 a.C.-377 a.C.), che introdusse una classificazione del cancro in maligno (denominazione di Ippocrate: karkinoma) e benigno, ed il medico Claudio Galeno di Pergamo furono i primi a formulare ipotesi di una psicogenesi del cancro.

Le tesi del medico fiammingo Johan Baptista van Helmont (1579-1644), prevedevano una "idea della malattia", la idea morbi (o imago morbi), e che la malattia fosse una reazione a tale idea.

Alla fine dell'ottocento l'americana Mary Baker Eddy (morta nel 1910) vedeva, nell'ambito della sua "Christian Science", la guarigione da malattie solo tramite la coscienza umana e rifiutava metodi della medicina scientifica.

Il medico inglese Edward Bach (inventore dei "fiori di Bach") era convinto che tutte le malattie avessero un'origine psichica.

Il medico tedesco Georg Groddeck (1866-1934) fu uno dei primi ad orientarsi verso la medicina psicosomatica.

Tra le altre, inoltre, possiamo trovare la biopatia (Schrumpfungsbiopathie / Karzinom-Biopathie) del cancro di Wilhelm Reich [2], la salutogenesi e il suo sense of coherence del sociologo americano Aaron Antonovsky (1923-1994), la psycho-genealogie della psicologa francese Anne Ancelin Schützenberger, e le idee del medico francese Michel Moirot. Moirot, in particolare, ipotizzò negli anni 70 a proposito di Moirot [3] che eventi stressanti fossero la causa del cancro, che si manifesterebbe circa 6-7 mesi dopo tale evento. Il cancro sarebbe quindi curabile attraverso uno shock positivo [4].

Anche la "scuola di Palo-Alto" negli anni 50 (Bozsormenyi Nagy) ed elementi di Gregory Bateson ricordano idee della Nuova Medicina hameriana.

Negli anni '70 venne alla ribalta il medico tedesco Karl Probst con l'idea che le malattie non esisterebbero e che i batteri non possano provocarle ma che, al contrario, appaiano solo in seguito come segno di una effettiva guarigione.

Hamer però non fa mai riferimento a nessuno e reclama la completa originalità delle sue idee.

riferimenti

  1. vedi pagina 47 Vermächtnis einer neuen Medizin II
  2. Reich, Wilhelm: "Der Krebs" 1948. Concetto della "Biopathie", biopatia del cancro. "...Die Krebsgeschwulst ist nur ein Symptom der Krebserkrankung. Daher trifft die lokale Behandlung der Krebsgeschwulst, sei es nun durch Operation, sei es durch Radium-oder Röntgenbestrahlung, nicht die Krebserkrankung als solche, sondern nur eines ihrer sichtbaren Symptome. Auch der Krebstod ist nicht dem Vorhandensein eines oder mehrerer Geschwulste zuzuschreiben. Der Krebstod ist vielmehr der letzte sichtbare Ausdruck der biologischen Allgemeinerkrankung "Krebs", die auf Zerfall des Gesamtorganismus beruht..."(rif 24)
  3. http://www.alasanteglobale.com/moirot.html (99)
  4. Moirot: ...J'ai étudié en détails des centaines de sujets atteints de cancers. Tous, sans aucune exception, étaient victimes de rejets social ayant joué un rôle déclenchant et aliénant dans le processus cancérigène." (...) "Un choc affectif heureux peut guérir un cancéreux s'il éprouve de nouveau, à la suite de ce choc, la joie de vivre."(rif 102)